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DONDE VENIAMO, CHI SIAMO, DOVE ANDIAMO?
«Donde veniamo, chi siamo, dove andiamo?»: questa triplice interrogazione d’un personaggio di Balzac, che Gauguin pose come titolo ad un suo quadro, è divenuta un noioso, ampolloso luogo comune. Qui lo utilizzo solo per sottolineare e giustificare certe contraddizioni che è facile trovare nei miei pochi scritti. In essi, infatti, ho sostenuto a volte che…
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SI CACCI IL TIRANNO
Scommessa persa, la mia. Grassa partecipazione, quorum raggiunto e adesso? Nel merito dei referendum si è detto tanto e l’esito scontato della vittoria dei sì, dopo una così massiccia partecipazione, significa che gli italiani se ne sono fregati delle contraddizioni marchianamente evidenziate dalle posizioni di Di Pietro e Bersani: oggi contrari a loro stessi solo…
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LISCIA, GASSATA O BERLUSCONI?
È domenica mattina e non ci sono ancora i dati dell’affluenza alle urne delle 12:00, ma scommetto il quorum non verrà raggiunto. La gente è stanca di questa politica tanto strillata quanto inefficiente. Le recenti amministrative hanno proprio detto questo. I referendum in realtà sono cinque: due sull’acqua, uno sul nucleare, uno sul legittimo impedimento…
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PRESIDENTE, S’INCAZZI!
Dalla “scoppola” in poi, il nostro Berlusconi sembra aver cambiato carattere. Cambiarlo non deve, assolutamente, perché andava già benissimo. Ma modificarlo, ebbene si’. Dall’incontro organizzato da Giuliano Ferrara al teatro Capranica sono usciti in buona sostanza alcuni consigli preziosi per il Presidente Berlusconi: il primo è quello di “rimettersi in causa” personalmente; il secondo, “entrare…
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IL CASO SANTORO
Dell’ultima puntata di Annozero il “Corrierone” fa una asciutta cronaca incentrata sul monologo iniziale di Santoro, ponendo l’accento sulle notizie più significative: «Non voglio stare qui perché lo decidono i giudici». Repubblica si pone sulla stessa linea, ma unisce al punto centrale la notizia della mancata presentazione dei nuovi palinsesti autunnali. Il Giornale salta a…
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RAGIONE E SENTIMENTO
L’assenza di qualche infarinatura di buone lettere e di filosofia è sempre più menomante di quanto generalmente si creda, e poi «si sente»: voglio dire, viene immediatamente percepita dall’interlocutore. Il progressivo tramonto del benefico «liceo classico» è stato esiziale. Un tempo, anche balbettando, parlavamo tutti la stessa lingua. Ora invece, contagiati dal polisenso e dall’approssimativo,…
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LA RIVOLUZIONE POSSIBILE
“Se puoi sognarlo, puoi farlo.” Walt Disney C’era una volta la rivoluzione liberale. Sono passati quasi vent’anni. Di questa “Forza Italia” si cominciava a parlare in paese, a mezza voce, ed erano quelli del Msi, abbastanza contrariati perchè quella “cosa” stava facendo proseliti. Ed anche un po’ gli sparuti turisti della sinistra chic fiutando il…
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L’IPOCRISIA DI NAPOLITANO
Piuttosto puerile e stucchevole l’articolo di Claudio Magris “L’assuefazione per quei morti” dove si batte il petto per la poca enfasi data alla notizia dei forse 200 migranti magrebini affogati in un ennesimo naufragio. Modesta la spiegazione antropologica del meccanismo per il quale proviamo dolore. Sentimento forte e vibrante per amici, parenti e conoscenti; debole…
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THE TREE OF LIFE (o del post-berlusconismo)
Annunciato ai quattro venti è, ormai, l’esaurimento dell’esperienza berlusconiana. E’, però, l’esaurimento fallimento o sedimento che prepara il compimento di questa esperienza? Siamo a un daccapo o a un dopo, l’oltre in un solco ormai tracciato? Vediamo il prima e l’adesso. Prima: un’apparente stroncatura dell’esperienza craxiana, il partito popolare di Martinazzoli, residuo della DC, raccolta…
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LA PERNACCHIA !
Milano ha votato, Napoli no, ha solo emesso una pernacchia. Scopriremo tutto ciò strada scrivendo. A Napoli, al secondo turno, si è recato il 50% dei votanti, in un quartiere, S. Antonio a Patierno, 5000 elettori! Il nuovo sindaco è espressione del 35% dei napoletani, una buona parte, ben precisa della città, la periferia, è…
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ADESSO PARLI CHIARO
Trovo queste amministrative, prima e dopo, talmente sballate che, penso, un commento altrettanto sballato, «a caldo», è il meno peggio che si possa fare. I toni degli ultimi giorni sono stati veramente un po’ troppo villani, da tutte le parti. Questa grossolanità fino alla penultima volta era stata efficace, perché gradita agli elettori. Ma questa…
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