L’uomo ragionevole adegua se stesso al mondo. L’uomo irragionevole persiste nel tentativo di adeguare il mondo a se stesso. Perciò ogni progresso dipende dall’uomo irragionevole.
(George Bernard Shaw)
Se verrà la guerra, Marcondirondero
se verrà la guerra, Marcondirondà
sul mare e sulla terra, Marcondirondera
sul mare e sulla terra chi ci salverà?
Ci salverà il soldato che non la vorrà
ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà
Ma che bella estate! Alla colonia-Italia i creaturi si sono divertiti alla grande: battaglie di palle di sabbia, fuoco incrociato di pistole ad acqua, io ti rompo il castello, tu rubi le conchiglie, urca!, sono sparite le province, ah, no sono qui, ma non c’è più l’asciugamano, Tremontiiiii caccia il secchiello che ti do la patrimoniale; ah, ora ti nascondo lo slip, ma ti metto l’Iva nel Jue box, brutto saputello ti chiudo in cabina. Si gioca a Padania libera, nooooo!, io voglio giocare a nascondino del riscattooooo! Lo schiaffo del soldato fregato, acquatax, come ti dimezzo il deputato, no non te lo dimezzo, dammi il tuo cono gelato, camillinotax, orecchie d’asino e pagelle, gabelle, frittelle, ti scovo l’evasore e lo fucilo, no anzi, non lo fucilo, lo torturo, rataplan, rataplan, ramadan, Erdogan, nilla da dichiarare? Caccia alle streghe, tiro al contribuente, un’altra bella tangente, io ti do una Libia a te e tu che mi dai? Tre consorzi ed una comunità montana? Nasconderello, girotondo, quattro cantoni. Svizzeri? Non cantoni, cantonate, a nostra insaputa.
C’era quel bimbo tanto simpatico e scanzonato, si chiamava Cav. D’estate prima, si divertiva, e noi con lui. Invece quest’anno immusonito, malinconico, tutti a giocare e lui, zitto, in un angolo, con un mezzo sorriso da una parte e la lacrimuccia dall’altra.
Beh, ora l’estate è finita. Si torna sui banchi, preparate grembiulini, fiocco e cartella. In ordine, in cortile, che il Preside vi fa la ramanzina.
Se finora non siamo colati a picco è perché con quest’orgia di mattane siamo riusciti a stupire tutto il mondo. Ha funzionato l’”effetto meraviglia”. Ma i cittadini si sentono tutti come le vittime di “scherzi a parte” prima che appaia lo striscione salvifico della trasmissione: imbufaliti e pronti a strangolare il primo che passa. Bambinacci e bambinacce, se volete evitare di essere inseguiti nella migliore delle ipotesi col battipanni della bisnonna, e nella peggiore con i forconi, abbiate la decenza di spiegarci di che morte dobbiamo morire. Noi lo abbiamo capito bene ormai. L’Italia è una repubblica fondata sulle caste e sul clientelismo. Tanto è radicato questo malcostume da bagno, che nessuno si vergogna di sbracarsi e mettere nero su bianco le panzane protettive della propria etnia o categoria. Abbiamo molte più tribù della Libia e ci permettiamo pure di ficcare il naso in casa d’altri. Non si cresce? Ma quale crescita! Qui bisogna distribuire biberon e pannolini.
Adesso ascoltateci: la faccenda è semplice. Siete stati rimandati perché non avete studiato bene il programma. Corsi di recupero. Tirate fuori dalla cartella il testo del ’94, e pure quello del 2006: studiate, perdinci! Imparateli a memoria senno’ ve li facciamo ingoiare. Non esistono altri libri di testo. Chiaro? E non crediate di prenderci per i fondelli con false abolizioni di privilegi, categorie, province. Le cose vanno fatte oggi, non tra trent’anni. Pensate davvero che staremo a guardarvi mentre fabbricate questo mostro di stato di polizia tributaria, un’iniquitalia al cubo, spremendo i limoni già esauriti e lasciando le oligarchie indisturbate ad ingrassare le loro pecore? Il tutto, senza incoraggiare chi produce ricchezza, chi se lo fa ben quadro e per sopravvivere deve pur difendersi?
Cavaliere! Ma porcogiuda! L’hanno trasformata nell’ombra di se stesso! Cassettine con spiegazioni, inno, rivoluzione liberale, creatività imprenditoriale, stato leggero, leggerissimo, una farfalla, le dice nulla, tutto questo? Non si puo’ fare? Ia nostra democrazia truccata non lo consente? Ed allora lo dica, perdinci! Chiuda questi irresponsabili a Chigi, Montecitorio, Madama e si porti via le chiavi. Venga giù, in piazza, con noi. Torni ad essere un cittadino, non un ostaggio. Si vede bene che Lei parla con una pistola dietro le spalle. Si liberi. Noi vogliamo una repubblica presidenziale federale, cariche elettive pagate a rendimento, pianificazione consona ad ogni territorio ed abolizione di ogni privilegio e di tutti gli enti inutili. Si premi chi lavora. Me-ri-to-cra-zia!!! Tutti!, capito? Liberale moscio è un ossimoro. I liberali sono duri, durissimi. Venga con noi, ad assaltare le torri piccionaie dei latifondisti del potere. A forza di farle il lavaggio del cervello le hanno confuso le idee. Dentro il palazzo, ci sono loro. Fuori ci siamo noi. Deve scegliere. Se non ora, quando?
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