BRODI

Pochi giorni fa, il 20 settembre, il nostro Presidente ha superato ogni limite.

Del Napolitano io ho pensato di tutto: che fosse un pavido, un bugardo, un timido, un vero gentiluomo napoletano, un buon presidente… Avevo di che: fino ad oggi, dopo 7 anni e passa di presenza, non ne ha imbroccato una. Disordine mentale e oltre. Inutilità pura. Pensai anche, per certo tempo, che fosse un galantuomo impedito, e gli chiesi scusa per i miei giudizi avventati e contraddittorî. Stranamente, non avevo tutti i torti, perché l’uomo è proteiforme, ma lo è purtroppo sempre in senso ʺpresentabileʺ.

Venerdì c’era da stringere le fila, e non l’ha fatto.

I fatti: Una magistratura criminale ha condannato un innocente.

I detti: Di rimando, Napolitano eroga le due seguenti imbecillaggini: A) raccomanda alla magistratura di non azzuffarsi con gli altri ʺpoteriʺ. B) le dice che non deve esagerare. E, ció esternato, fa stop. Ma che c’entra!?

Il giudizio: Napolitano è pazzo, o deficiente, o mentitore. O per la paura straparla (dunque: è un fifone della madonna).

Cambiamo i termini del ragionamento, o Denkbereich (= ʺcampo del pensareʺ), come dicono i Tedeschi che di ragionare a fondo s’intendono. Immaginiamo che a Napoli un don Ciccillo uccida a coltellate un don Peppino. Le autorità competenti, la magistratura locale, anziché mandare in galera per direttissima il don Ciccillo, gli raccomandano rispettosamente di non essere litigioso con don Saverio e di far la cortesia di non esagerare.

Voi e io, a questo punto, diremmo che a Napoli sono diventati tutti fessi. Il Napolitano no, non lo pensa; si gratta la testa e continua pensoso a pensare di fare il Presidente (non di queste giberne, ma dell’Italia, nazione che fino a poc’anzi era considerata una ʺcosa seriaʺ).

Non resta che attendere il plauso della Nunziatina. Infatti la ʺpresentabilitàʺ è salva su tutta la linea, impeccabile. Un articoletto di soddisfatta approvazione ci vorrebbe proprio.

Forse anche il Papa, vista la piega che stanno prendendo le cose, espettorerà un’omelia ad hoc, affermando che il Cielo è aperto anzi spalancato (ʺsguarratoʺ, diremmo a Napoli) per accogliere e deglutire Angeli e Beati del genere. Dio ʺè de bocca bbonaʺ, dice Francesco. Tu quoque sbagliasti, o amato Ratzinger!

Noi poveri diavoli, invece, sentiamo un certo puzzo di merda e siamo molto scontenti. Sarà perché siamo imprensentabili. Invero, mutando i segni dell’equazione, ovvero mettendo dei + dove ci sono dei – e viceversa, almeno dal punto di vista formale i conti tornerebbero. Ma c’è un MA. Eccolo:

Se qualcuno tirasse un calcio nel sedere di Napolitano, dico per dirne una, non ne verrebbero affatto raccomandazioni a non esagerare e a non far zuffe con gli altri ʺpoteriʺ. Macché: lo manderebbero alla fucilazione o almeno in galera. E questo sarebbe il solo punto che a noi riesce incomprensibile. Lo si chiama volgarmente ʺil metodo dei due pesi e delle due misureʺ.

Un’ultima impresentabilità, e ho finito. Penso che anche la fessaggine ha un limite, ovvero che Napolitano non può essere fesso fino in fondo. È probabile che egli si renda conto della presentabilità estrema della situazione. E allora?

Allora, potrebbe pensarsi che il potere reale dei Comunisti (che oggi, tra l’altro, non vogliono esser più chiamati cosí: persino loro si vergognano) sia molto più forte di quel che noi crediamo e speriamo. Che pertanto essi tengano il Napolitano per la gola come la cammarera tiene per il collo la gallina quando sta per farle la festa per poi metterla in pentola. Mah?

Ultimissima considerazione, ed ho finito davvero. Se cosí fosse, immaginate che sapore avrebbe il ʺbrodo di Napolitano lessoʺ!? Penso che sarebbe un liquido puzzolente e disgustoso, non ci sprecherei dentro nemmeno un grammo di tagliolini.

Presentabili sí, ma fino a un certo punto. Un buon brodo di pollo (pollo vero, non ʺpolloʺ per antonomasia) per confortarci e consolarci, finché ci sarà permesso, che diamine!


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