BESTIE CONTRO FESSI

L’arrivo di Mattarella avrà forse buoni effetti. I Pubblici ministeri forse ci rimettono qualche stipendio. Direte: gira e rigira, pagheremo noi. Pazienza, non paghereste qualcosa, per vedere qualche #Pubmin ruzzolar giù dal seggiolone?

Un effetto aureo è lo svelamento periodico (utile, siamo un popolo di smemorati) dell’enorme quantità di indaffarati tergallecca o lambiterga (non so come esprimermi, onde evitare parolacce) che ingrossano le nostre schiere di giornalisti, mezzibustiTV, pennivendoli etc. Alludo per es. a stolidità iterate come le seguenti: ʺMa non vedete, Mattarella sale sul treno come uno di noi!; Mattarella viaggia in ‘Panda’!; Mattarella prende l’aeroplano in 3ª classe!” etc. Ammirazione ʺleccanteʺ, tipica delle mezze calzette. Scava scava: sempre fifa è. (Tra parentesi: Mattarella, ca nun è ‘féss, come si dice a Napoli, non se l’è fatto dire due volte: presto lo vedremo in triciclo, pattini a rotelle, etc. Voi del loggione, siate sinceri, per un buono stipendio e un paio di granatieri sempre a disposizione, non fareste lo stesso? Io sí, signora mia – dico la verità).

Tutto questo solo per notare che fessaggine e demagogia imperano sovrane anche oggi che rischiamo la pelle. L’uomo è frivolo, diceva Céline. Bene, e ora veniamo ad altro. Sono accadute molte cose ch’erano state correttamente previste. Esempio. Dopo anni di subentrante scristianizzazione, oggi è dato constatare che il Cristianesimo non è una visione del mondo che si possa gettar via come un indumento sdrucito. Esso coinvolge i nostri rapporti con la natura, avvertendone gli inganni, e con il tempo, facendocene sentire l’insostituibile importanza per valutare il peso di uomini, idee e cose. Centralissimo è stato ed è, in ispecie come Cattolicismo, per il concetto di peccato, correttamente visto come componente ʺoriginaleʺ, consustanziale e ineliminabile, dell’umano (il ʺpeccato originaleʺ, e con esso, di conseguenza, la ricorrente ʺconfessioneʺ, di cui tanto a sproposito si ride). Questi caratteri, ed altri come questi, sono stati costruttori di civiltà non solo di noi Latini. E oggi constatiamo che la perdita del senso cristiano significa debolezza, incapacità di sentire le ragioni della vita, e pertanto di difenderle con adeguato entusiasmo.

Con questo severo tema coincide ovviamente quello dei valori, che oggi si tende a respingere nella zona (ʺlaicaʺ) del relativismo. La bontà, la fedeltà, la simpatia umana, la parola da mantenere perché data, non sono valori ʺrelativiʺ, con buona pace dei darwinisti ritardatarî. Lo sembrano però se malintesi: e questo accade quando il Cristianesimo tramonta in nome d’una pretesa illuministica obiettività. Direte che le ideologie sono necessariamente idee gonfiate. Certo, ma la differenza tra destra e sinistra è qui: le ideologie sono sacchi vuoti, riempibili in modo vario. ʺA destraʺ si è cercato di riempirli con balle tipo: risuscitare l’antica Roma, o magari andare in Africa a tosar leoni, dare un nuovo re e un papa a Faccetta nera, etc. Balle, ma se balle devono essere, ebbene quelle di sinistra sono altrettanto fesse e forse più pericolose perché d’aspetto falsamente scientifico. ʺA sinistraʺ s’è preteso che il sacco vuoto fosse stato finalmente riempito, illudendoci con la convinzione che la redistribuzione della ricchezza sarebbe stata conseguibile con la forza rivoluzionaria, e dunque definitiva. Cosí non è stato, né comunque avrebbe potuto essere.

Oggi i riempitivi dell’Islam sono ovviamente peggio, con i loro riti satanici, il problematico eroismo kamikaze, le decapitazioni, l’infibulazione con continua ʺricucituraʺ, e sozzure assortite. E, cosa sintomatica: certi giovani ci credono. Gli uomini insomma, forse peggio per loro, continuano ad aver bisogno di romanzo. Dico: di senso. L’unico modo di fronteggiare con spirito di verità questo bisogno è ovviamente raccontare un romanzo che racconti cose vere, ed è questo il caso del Cristianesimo.

In tal frangente arriva Salvini, e subito ecco tutti i pagliacci della cosiddetta ʺInformazioneʺ, in vista d’una perdita di pane quotidiano, a strillare di fascismo. Ne vedremo delle belle, con alle porte l’Isis munito di tanto di messaggio propagandistico. Bestie feroci contro fessi autentici. Chi vincerà?

Che fare? Io davvero non so, ma è certo che starnazzare come oche non è utile, e gridare ʺal lupo!” neppure. La cosa più oscena è accusare Salvini di usare la nostra ʺpanciaʺ, come se non fosse trenta volte vero che qui si sta morendo di fame e di ingiustizia. Continuando cosí, tra gente che muore di inedia e extracomunitari pagati molte centinaia di euro al mese, famiglie senza tetto e Rom irridenti che prendono a calci la forza pubblica che tenta qualche sgombero, il più deforme dei fascismi finirà per arrivare da sé. Dire la verità è giustizia, non demagogia. E giocare all’inganno, su temi del genere, è ignobile.

Invece di esercitarsi ad andare in monopattino, Mattarella pensi seriamente a questo. Altrimenti c’è caso che finirà col correre sí, ma a calci nel didietro.


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