Si comincia a temere sui giornali che i giorni di Napolitano siano ormai contati. E si parla di Rodotà. Ecco un modo sicuro per far restare in sella Napolitano sine die, insomma fino al giorno del giudizio universale! Dopo tanto strazio presidenziale, un Presidente affetto da lagrimazione e lagna cronica… no! La vita è già tanto triste!
Ma, eseguiti i debiti scongiuri, facciamo il punto della situazione. Il Presidente, dunque, cominciava ad annoiarsi. E questo perché, a sua volta, il CsM cominciava a dormicchiare un po’ troppo. Come non capire che lo svago è indispensabile, che verso i 90, se non ci si diverte per lo meno 24 ore al giorno…! Come ben diceva Céline, che non aveva peli sulla lingua: il segreto degli uomini è che devono provar piacere senza fine, e senza nemmeno un minuto d’interruzione! A quasi 90 anni poi, figurarsi!
Fino a poco, fa, a dire il vero, presumibilmente il Presidente s’era divertito un mondo: e non riusciva neppure a nasconderlo. Era rifiorito, sembrava un… 86/87enne. Se non ci fosse stato un Berlusconi, sarebbe stato necessario inventarne uno! L’abbiamo martoriato come si deve e un po’ di più, il Cav., e di ciò – constatazione purtroppo spiacevole, ma occorre farla per amore di verità – il Presidente appariva assai soddisfatto. Ha infatti assistito al delizioso martirio senza fare una piega. Con stile! Il silenzio glaciale della persona signorile che sta godendo! Noli tangere circulos meos, come si dice! Peccato che ad un certo punto l’aria è cambiata, e sul più bello il Cav. l’hanno lasciato perdere! Sapete, la storia di quell’operatrice che puniva i clienti non abbastanza munifici interrompendo di testa sua i suoi operosi servigi !
L’impressione è stata proprio questa: vanno a levare d’innanzi al Presidente il dolorante Berlusconi, sul più bello! Proprio quando stava per vederlo non solo a tappeto, ma diciamo civilmente morto… A quell’età è roba da rimetterci la coppola! Vero è che la scuola staliniana, frequentando la quale il nostro Presidente si è fatto le ossa, insegnava a soffrire a denti stretti anche di peggio. Che nostalgia!
Ma ecco che forse, per fortuna, arriva la faccenda ʺvicarianteʺ del padre del Renzi… Il nostro Presidente avrebbe modo di rianimarsi di colpo. Odor di rissa! Anzi, meglio, di esecuzione capitale! Ma lasciamo perdere.
proprio ora che si profila questa possibilità di ripresa psicologica, ecco che invece il Napolitano sembra disgustato, e forse in definitiva disgrazia. Comincia a alludere, con vaghi accenni, a un ʺconservatorismo da debellare, un ideologismo da eliminare una volta per tutteʺ! Ma come, lui, un comunista!? Dico, un conservatore di provata efficacia!? Cosa abbastanza sorprendente, se si pensa che da noi un politico di sicura fede come lui, che non ne ha mai azzeccata una, una che si dica una, solitamente fa carriera indisturbato, avanza a gonfie vele. Senza bisogno di ripensamenti! E senza consultazioni elettorali!
Viene quasi da raccomandare a quelli del CsM che questa volta facciano le cose per bene. La ʺgiustizia ad orologeriaʺ non basta più, se poi deve restare di nuovo a mezz’aria. Diciamola tutta senza falsi pudori: che cosa sono questi inammissibili tentennamenti!? È chiaro che il Presidente ha preso paura, e che tenta di cambiar musica. Bisogna invece, altro che tentennamenti, che l’ingiustizia faccia il suo corso, che vada fino in fondo, e che la vittima sia eliminata sul serio, irreversibilmente; altrimenti la Corte Suprema di Strasburgo puó ancora rompere le uova nel paniere. È triste dirlo, ma le cose stanno proprio cosí. Qui ci vuole la giustizia sine die, la giustizia senza fine, quella che si usa chiamare ʺingiustiziaʺ, la ʺpoesia ininterrottaʺ degli intenditori. La quale è come l’amore: usque dum vivant… et ultra!
Ma, detta tra di noi, confesso che non credevo davvero cha Napolitano fosse così… normale, in tutto e per tutto simile alla media di noi mortali – che, diciamolo, siamo esseri viventi d’una indecenza morale suprema.
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