Serve a calmierare stomaci inferociti – l’analisi del voto, dico. Nella rappresentazione da strapaese delle elezioni politiche c’è pure il codicillo delle analisi e del redde rationem degli sconfitti. L’hanno presa come fosse una disputa locale e continuano. Renzi ha vinto, ok. E subito da bravo paggetto è volato a Bruxelles con i suoi slogans con la ci aspirata: madamalamerkel l’ha guardato come un pupazzotto divertente, e lo ha gelato con un bel “matador”, cioè il quarto incornaturo dopo i tre incornati della settimana scorsa. Si è capito pure che l’arrivo degli adottati congolesi è stato preparato ad arte perchè giungesse dopo il trionfo, commozione e maestrina boschi compresa, che fa libro cuore versione un po’ hard, solo se la vedi. Il messaggio che doveva passare è: “siamo forti, bravi e belli pure in politica estera”. Solo che per i Maro’ non c’è aereo, non c’è lacrimuccia, non c’è maestrina.
Dal silenzio dei media, che si giuggiolano con il divorzio breve (a che serve se non ci sono i soldi per sposarsi?) si evince che in quel di Bruxelles gli entusiasmi si sono illico ammosciati – non c’era la Boschi, e la biondazzateutonica non per nulla fu definita come fu definita (c’è posteriore e posteriore) – e del 40% del nostro ragazzotto lassù se ne impipano alla grande da destra e da sinistra. “Compitinen, compitinenen, e senno’ faccia al muren”. Si prepara, in barba ai proclami, il grande cetriolen con destra e sinistra. Per noi tutti ortolani doloranti, preparazione acca (non è pubblicità occulta,solo prevenzione).
Il Cav poi, sarà ricordato come il più grande masochista della storia. Mumble mumble, si arrovella con il suo direttorio sulla ragioni della sconfitta, ma benedetto ragazzo! Uno che si è fatto incitrulare a dovere – generando incitrulamento collettivo – come fa poi a dire in campagna elettorale che dopo starà anema e core con l’incitrulatrice? Quest’Europa non gli piace, gli piace un pochino, un tantinello, una ‘nticchia, oppure assai se farà votare i suoi per Junker? Gli elettori del centro destra se lo saranno ben chiesto consultando la scheda. A loro (e quindi a me medesima) va tutta la nostra ammirazione per aver sopportato pazientemente l’appellativo di “moderati”: devono essere davvero moderati da se stessi se con tutto quello che sopportano non danno in escandescenze. È proprio vero, ci sono corsi e ricorsi storici. Oggi potremmo dire all’Amor Nostro l’inverso di ciò che un tempo si chiedeva a D’Alema: “dicci qualcosa di destra”.
Quest’Europa è l’esatto contrario dello stato liberale che noi sognavamo. Una piovra tentacolare che ficca il naso in ogni aspetto della nostra vita, che ci soffoca con le più stravaganti pretese, che ci sanziona su ogni vizietto, gusto, modo di pensare, che ci tassa l’aria e ci impedisce di fare alcunchè, che a chiacchiere si dice pacifista e per sete di potere accende focolai mortiferi dove può. Che sia Schulz o Juncker la minestra non cambia, sempre rancida è. Perchè piegarsi tutti in modo uniforme e senza reagire alla prepotenza di trattati idioti, pieni di parametri obsoleti e di postulati astrusi? I trattati si stracciano, ci vuole solo coraggio.
Alla prova dei fatti solo Salvini onora i suoi elettori. Il tanto rivoluzionario Grillo se ne va a Bruxelles e fa alleanza con Farage, cretino inglese, mentre se si è davvero contro questo genere di europaccia occorrerebbe confluire di corsa nel gruppo degli euroscettici con Marine Le Pen. Nessuno ha rilevato (giornaloni in primis, per carità!) che il voto di domenica ha rotto l’asse portante del comando Bruxellese: quello franco-tedesco. Con Hollande ridotto a un lombrico in motoretta – che si fa pure sequestrare per gioco i consiglieri dagli agricoltori inferociti – la sederona non può organizzare granchè. Il boccino, se avessimo bocce solide altrove, potremmo averlo in mano noi, caro Cav, sedendosi con Marine, dettando imperativamente le condizioni e arrivederci. Questo vorrebbe il popolo. Il resto è fuffa, le percentuali, le vittorie le sconfitte, le preferenze i fitto le picierno, zii di casaleggio, maalox ed eserciti vari. Il consenso non è più confessionale: cammello, voto. Non è ancora chiaro a nessuno: sondaggiate pure, sondaggiate, non avete capito un bel piffero. Lo spettacolo è pure esilarante, ma poi che si mangia? Congressi? Plastici di Bruno Vespa? Metùp? Trippa o morte. E vale per tutti.
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