Ore 18.15 del 18 settembre 2013. Berlusconi è stato impresentabile per ben 14 minuti. Ho inalato per un quarto d’ora un’aria respirabile in questo Paese dal clima presentabile.
S’è trattato di un breve discorso di grande importanza: da tempo non avevamo notizia di parole di tale eleganza morale, qualità e gravità. In sostanza, egli ha detto: se volete vincere la partita, dovete fisicamente assassinarmi; è l’unica risorsa a vostra disposizione. Non avrete ragione di me né estromettendomi dal Parlamento, né restringendomi in galera. Tertium…etc.
Non si è sentito Napolitano scosso, non dico commosso (un modo di dire oggi out), da quelle parole? Io amo molto l’Italia, paese tanto mirabilmente ricco d’arte, di storia, di bellezza, e vorrei restarci protetto da un non-inesistente Presidente della Repubblica. Ma se le cose continueranno nel verso tragicamente preso – menzogna impudente, ingiustizia legalizzata, truffa giudiziaria, orrori consentiti dalla debolezza di chi dovrebbe almeno tentare di impedirli -, chi ripulirà l’atmosfera dal troppo irrespirabile puzzo di letamaio, di latrina e peggio? Napolitano va rivelandosi inservibile: o non sa, o non puó, o non vuole.
Vincendo la nostalgia della patria perduta, e il senso etico che spinge a solidarizzare con Berlusconi, gli Italiani onesti dovrebbero fuggire dall’istituenda Repubblica Giudiziaria: penso… ai due fortunati marinai trasferitisi in India, e agli altri che il Ministro di quel presentabile paese ha chiesto d’inviargli. O ai Sudtirolesi, che, a quanto pare, presto potrebbero realizzare il sogno di liberarsi del nostro indecente clima politico. Ma questi sono aegri somnia, caro Presidente.
Tutto ció è estremamente triste. Fare con Lei il punto della situazione, idealmente assisi tra i cipressi della Toscana o tra i mirti della Campania Felix, ormia va rivelandosi inutile. Non c’è sordo più sordo di chi finge di sentire e di assentire. E poi Lei, Presidente tipicamente, deteriormente italico, predica e ripredica, ma è utilmente occupato a creare nuovi senatori e capibastone scegliendoli tra i meglio gauchistes d’Italia. Sornione, eh?
Come sperare ancora che Lei sia sufficientemente ʺimpresentabile”, e pertanto possa, forse accennando a qualche minaccia come fece Cossiga, far sentire ragione ai big shots che dovrebbero badare all’onore dell’Italia e che invece curano l’edificazione del suo disonore e delle loro proprie finanze? Ma penso che Lei sappia già che i nemici dell’Italia sono dei vili. Fanno la voce grossa, ma sono animule. C’è una legge della coscienza che recita come segue: se non si dispone di ragioni degne, sostenute da un’etica degna, il coraggio non si fa vivo. Abbiamo a che fare con gentaccia da trivio morale e fisico, del tipo Esposito. Il Galloni d’un tempo non fu un eroe, ma era almeno qualcosa o qualcuno, si pose lesto dalla parte della ragionevolezza.
Ha di fronte l’oste minacciosa degli ex-Comunisti sgominati dalla storia, ambulanti cadaveri morali, che ora, perduti l’onore e tutti i motivi ʺteoriciʺ (ideologici li chiamavano, pavoneggiandosi) d’un tempo, li sostituiscono con un rumoroso nulla, magari con l’odio per la Tav e per i termovalorizzatori, o la difesa dei transessuali e degli ʺomosposiʺ. La lotta contro tanta e tanto interessata scemenza sarebbe dura, ma benefico sarebbe in compenso lo spirare inusitato e durevole di un’aura finalmente pura, ʺimpresentabileʺ, che ricompenserebbe Lei e noi d’ogni fatica e d’ogni audacia. E poi la ʺStoriaʺ? È essa, come Lei sa, un qualcosa di impalpabile ma d’importante, un quid che decide degli uomini e li mette nel novero degli onesti o in quello dei mascalzoni, checché ne dica il papa Francesco al terrorizzato Scalfari. Si ricorda della Repubblica di Platone, e del ʺmito di Erʺ? Certo sí, e continui a ricordarsene.
Noi, stiamo arrivando al fondo del barile. Quanto a Berlusconi, procederà sulla magnifica strada intrapresa. Egli oggi ha vinto ancora una volta. E fanno tre. Una prima quando costrinse il nemico ad abbandonare in un mare di fango la squinternata macchina di guerra. Poi, lasciando che, poco a poco, le astratte idiozie del Capitale si mostrassero nella loro vera essenza: il vuoto Zero. Infine, lasciando i cervelloni dell’orda a lambiccare nuove ʺteorieʺ, come la difesa delle finanze dei malfattori, l’apologia dei transessuali, degli omosposini etc. Ed infine ha di nuovo messo al palo questi iracondi di stoffa nessuna e di cervello ingombro, costringendoli a sopportare la vista d’un uomo di qualità morale quale è Lei. Buon viaggio! Noi le staremo sempre vicini.
Per finire, un consiglio professionale alla Nunziatina. Non le resta ormai che fare l’apologia dell’assassinio di Berlusconi. Non c’è altro argomento. Sia come sempre presentabile. Forza!
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