Viva il ballo a tondo a tondo,
sono un re,sono un pascià;
è il più bel piacer del mondo,
la più cara voluttà.
Mamma mia, mamma mia,
Già la luna in mezzo al mare,
mamma mia, mamma mia, si salterà;
frinche, frinche, frinche,
frinche, frinche, frinche,
mamma mia si salterà,
frinche, frinche, frinche,
frinche, frinche, frinche,
mamma mia si salterà,
la la la ra la ra …..
Passa un giorno, passa l’altro
Mai non torna il prode Anselmo,
Perché egli era molto scaltro
Andò in guerra e mise l’elmo…
Mise l’elmo sulla testa
Per non farsi troppo mal
E partì la lancia in resta
A cavallo d’un caval.
Frinche frinche frinche frinche. Siamo tra-imu-rtiti, salassati, spennati, spreeddizzati, bancomattizzati, fornerati. Eppure il paese dei mille pepponi e mille don camilli se annusa il fragrante profumo di elezioni pronte ad essere infornate, prende nuovo vigor e tanta allegria. Massì, massì, derubrichiamo quest’Europa mogia, lasciamo il professor Monti ad occuparsi del funerale prossimo venturo (impeccabilmente vestito da parente non prossimo e moderatamente addolorato se non proprio impresario delle pompe con annesso catalogo) e buttiamoci nel vortice preelettorale. Cacchiolina! Siccome: “tesoro mi si è ristretto (poco) il parlamento” bisognerà trovare la quadriglia giusta per ficcar dentro in un modo o in un altro tutti gli elefanti. Lo sanno bene Rosy Bindi, Bersani, Svendola, minacciati a destra e a manca da quel Gianburrasca di Matteo, che non si sa proprio come fermarlo: cercano di legarlo nella cantina sinistra ma lui se ne esce fuori dal tombino di Arcore. Nemmeno possono fare gli Il-lusi: negoziando qualche vittima, magari il tesoriere poteva farlo, il servizietto al ragazzotto. Bisognava sacrificare almeno mascellone palombelli.
Intanto, sull’altra sponda, grande è il putiferio. Il Cav, avendo capito di essere stato preso per i fondelli un’ennesima volta, è sceso dall’Aventino e davanti ai giovani del Pdl le ha cantate: lui pensava – Biancaneve è una furbacchiona al paragone – che con la sobrietà al potere e la maggioranza bulgara si potessero fare le riforme istituzionali. Qualcuno glielo avrà pure promesso e Gianni Letta deve averlo giurato sulla sua testa (quella del Cav, ovvio). Avevo un futtivendolo che diceva: giuro sui vostri figli che questi sono pomodori del mio orto. E quei mille o giù di lì asserragliati nel fortino? Cosa pensava, che avrebbero ubbidito ai tecnici? Che sarebbero diventati d’un colpo ragionevoli altruisti ed illuminati? Ed è cosi che “passa un giorno passa un altro”, il prode Cav, non potendone più di stare buono e zitto, si e messo la camiciola, si è tolto la cravatta ed è andato tra i pulcini seminando lo scompiglo. Scompiglio fino a un certo punto: immantinentemente ai pennaioli è tornato il sorriso, ai magistrati pure. Che palle interrogare Lusi, o giocare al gatto e topo con l’imprendibile Formigoni, evvài!, chiamiamo le olgettine che si fa bisboccia mediatico-giudiziaria.
Ed ecco sorgere dal limbo nebbioso ove erano stati rinchiusi disarmati i Procav e gli Anticav di tutti gli schieramenti. All’unisono, con gran fracasso inalberando i loro mestoli come armi ed indossando gli elmi scolapasta compaiono festosi alla ribalta: poveri ma felici. Sappiamo dai nostri informatori che si stanno formano decine di liste. Decine? ma che dico? centinaia!Sgarbi, Santanchè, Montezùmzùm, Formattatori, Dissennatori, Monache, Antichi Mastelliani Sanniti, PiùSud, MenoSud, Adoratori della Salama da Sugo, Meteorine, Meteorismi di centro, Fidanzati della Fornero(lista Ferrara, che prende sempre un voto solo, ma si diverte), Corvorosso, Serpeverde e così via elencando. I programmi? Certo che ci sono! Con la proporzionale ogni programma vale. E il presidenzialismo?Massì. Diminuendo i parlamentari, potremmo facilmente pagarci un migliaio di presidenti della repubblica.
Chi siamo? Dove andiamo? Cosa vogliamo fare? Sono domande antiquate e fuor di luogo: si naviga a vista e chi s’è visto s’è visto. L’Italia una volta c’era, la vide Chateaubriand, nel 1800 varcando il Moncenisio, la vide prima di lui, Goethe e tanti altri illustri viaggiatori. Magica terra di bellezze e tragedie, un grande teatro dove tutto è possibile.
Non c’è nulla da preoccuparsi: ci saranno le primarie, panacea d’ogni stortura. Noi, più modestamente, ci presentemo alle secondarie. La nota è sconclusionata? Ma certo!Tutti danno di testa, perchè diavolo proprio noi dobbiamo preoccuparci di ragionare? Inoltre ci sono gli Europei: Balotelli si, Balotelli no. Forzaaaaaaa Italiaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
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