TATANGA’S


Gli affari di tutti non sono gli affari di nessuno. (Thomas Babington Macaulay)

Il buon senso è raro quanto il genio. (Ralph Waldo Emerson)

Tanto per cominciare, la trovo estremamente villana. Sto parlando della signora Moody’s naturalmente. Ma come si permette di chiamare un giorno si e uno pure, i titoli di stato di mezzo mondo “spazzatura”? Perchè se dicesse più cortesemente: “sono un tantinello stantii”, oppure: “non li gradisco troppo, grazie, ma ne assaggio volentieri un paio”, risulterebbe meno antipatica. Sembrerebbe però, da quel che ho capito io, con questo bombardamento di economia e (e non avendo nè la competenza nè l’eleganza di Oscar Giannino), se la signora in questione dicesse così, le borse non farebbero patapùmfete ed i politici di tutta Europa non sarebbero costretti a preparar paioli di riso al vapore e scodelline per sfamare i cittadini. Conciòssiacosache Lady Moody’s potrebbe essere una menagramo, oppure una raffinata assassina uscita dalla penna di Agatha Christhie. Brrrrr.

E’ una sorta di Tatanga. Vi ricordate Super Mario? Il mostro, che poi aveva più sembianti e quindi era inacchiappabile. Quando credevate di averlo finalmente steso secco, si ricomponeva e ricominciava a bombardarvi di pallettoni di specie diversa ed alla fine vi faceva schiattare. Pero’ lo uccisi, una sola volta. Era il memorabile giorno dell’inaugurazione della pizzeria “La Fontana”. E io imbellettata da buon assessore, ebbi l’avventura di arrivare al cospetto dell’ultima incarnazione del mostro, proprio cinque minuti prima di avviarmi. “Ti avro!” sibilai un po’ malferma sui tacchi alti.

Nastro, spumante, pasticcini, attesero. Lo ebbi.

La finanza è un grande videogame. Si gioca, non si sa bene perchè e per conto di chi, con cose che non si sa e che sono genericamente battezzate “prodotti finanziari”. Le borse sono delle sale piene di forsennati urlanti, sudati, gesticolanti che solo a vederli in tivì ti fanno venire l’attacco di panico. Parlano di paniere, surrogati, derivati, ma da mangiare non c’è un bel niente. I nostri nonni, sereni compravano bot e ci spiegavano che lo stato pagava gli interessi ed era un affare reciproco perchè noi avevamo una piccola rendita e lui con i soldi prestati faceva delle cose utili. Era quasi un rapporto personale, senza terzi incomodi. Naturalmente esistevano scambi anche tra gli Stati, ma tutto era abbastanza chiaro, pure all’occhio di una casalinga sprovveduta. Stati più poveri, più ricchi, debiti, danni e crediti di guerra, le faccende si regolavano con delle contrattazioni comprensibili, e la parola “mercato” suggeriva l’immagine di una piazza variopinta piena di bancarelle di venditori onesti e d’imbroglioncelli, casalinghe rotondette a contrattare, strilloni a pubblicizzar carciofi e ravanelli.

Come l’indimenticato budino di “Provaci ancora Sam” o le insalate di Chernobil, il mondo dell’economia è cresciuto a dismisura, fino a far sparire la pentola e pure la cucina. Il mostro ha partorito altri mostroni: le agenzie di rating. Trattasi di “Società indipendenti e specializzate nel fornire un giudizio sul merito di credito di un’emittente o di un titolo.” Il virgolettato è la più semplice delle definizioni trovate, per non imporre alla scrivente un copia e incolla elefantiaco, incomprensibile ed al lettore un colpo di sonno istantaneo. Avventurandoci in un’improbabile spiegazione, le famigerate agenzie sarebbero simposii di cervelloni “indipendenti” preposti ad emettere sentenze inappellabili sulla solidità economica di enti, imprese ed interi stati.

Già. Ma il fatto è che tal giudizi, ammmesso che siano davvero indipendenti (qualcuno dovrà pure pagarli ‘sti rating) vanno ad influire direttamente proprio sull’economia del soggetto malgiudicato assestandogli un colpo secco. Immaginatevi un ortopedico a cui vi siete rivolti leggermenti claudicanti, che invece di farvi una radiografia vi salti sul piede dolorante e su quello sano butti una pentola d’acqua bollente. L’opinione – tale è, mica sono infallibili! – agisce sul fatto, modificandolo. Mostruoso principio, che se applicato universalmente darebbe luogo ad una fantastica torre di Babele ed a trasformazioni surreali. L’ipotesi di Niels Bohr, secondo la quale l’osservazione modifica il comportamento delle particelle trasferita dalla fisica quantica all’economia è affascinante. Ma il concetto di indipendenza se ne va a ramengo. Cui prodest?

E’ del tutto evidente che il pensionato di Benevento o la casalinga di Voghera non consultino Moody’s per investire quattro eurini messi da parte a fatica.

Allora, chi? Chi sono i burattinai paperoni che oggi di fatto hanno messo in gattabuia la politica e gestiscono tutto con le loro minacce di deeclassamento? E chi ci dice che questi famosi indipendenti non soffrano di simpatie ed antipatie, oppure vogliano favorire qualche amico, oppure magari facciano solo e semplicemente i cavoli loro, invece che i nostri?

Mi chiedo se sia possibile sopravvivere in un mondo surreale in cui si deve tacere ed obbedire a qualcuno, non si sa perchè. E mi chiedo pure, se il signor Tizio e la signora Caia quando fanno la spesa non devono chiedere conto e ragione del chilo di mele ad un’agenzia di rating, perchè mai i signori investitori, che sono certamente degli iper-privilegiati, non possano acquistare senza uno o più moody’s a consigliarli. E seguitando il mio ragionamento da ignorante, ed avendo lo scatolame pieno di articoli economico-terroristici, termino con una riflessione: in Europa, ad uno ad uno gli Stati non più sovrani passano sotto la mannaia del rating. Terrorizzati, ammutoliscono e fanno manovre che mettono alla disperazione i cittadini. Ma il Perfido Moody’s sulla nuvoletta: “dice:”hihihi…non basta, siete fritti!”E gli altri sotto, a tacersi e a manovrare. E l’altro alza la posta, e guarda sempre più in alto. Ora ha puntato Obama: “hihihi…. ora ti faccio secco!”. E pure Obama suda.

Ma…. e la politica? Non è che per esempio l’Europa intera, potrebbe metterle fuori legge, queste agenzie di rating? No? non tutti sarebbero d’accordo? E chi non sarebbe d’accordo? Magari qualcuno che li manovra, ‘sti moody’s. E allora, perchè non ci fanno sapere chi sono questi anonimi distruttori di paesi?No, perchè una volta c’erano le guerre, e si sparavano cannonate. Ora ci sono le guerre, ci sono le cannonate, ma si sparano anche i rating.

Angela Piscitelli, 16 luglio 2011
Zona di frontiera (Facebook) – zonadifrontiera.org (Sito Web)


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